Il Santuario di Saronno costituisce un eccezionale scrigno dell’arte rinascimentale lombarda nel quale lavorarono i più grandi artisti del periodo. Tra questi si distinsero Bernardino Luini e Gaudenzio Ferrari che nella prima metà del Cinquecento affrescarono, rispettivamente, la cappella maggiore e l’area antistante il presbiterio e la cupola, realizzata sul modello di quella di Santa Maria presso San Celso a Milano. Lo studio dell’impianto architettonico fu affidato all’Amadeo che disegnò un edificio a pianta centrale, successivamente modificato da Vincenzo Seregni, che ne ampliò in senso longitudinale l’originaria struttura. A Tibaldi, invece, è da ascrivere la facciata, che costituisce un articolato ‘racconto mariano’ dal ricco repertorio simbolico costituito da sculture e bassorilievi. A impreziosire ulteriormente il monumento, che ospita anche opere di Camillo e Giulio Cesare Procaccini, le preziosissime statue lignee cinquecentesche dei maestri Andrea e Battista da Milano.
Fonte e approfondimenti: www.bellalombardia.regione.lombardia.it
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